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Marzemino un vino unico

Vino da vivere
02.10.2023

Caratteristiche, storia e abbinamenti di un vino di lunga tradizione.

LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE

Che aspetto ha il Marzemino?

Citando la Guida ai Vitigni d’Italia di Slow Food Editore, “È stato catalogato un numero piuttosto elevato di biotipi di Marzemino [...]. Tutti hanno in genere un grappolo lungo, mediamente compatto, di forma cilindrico-piramidale, con una o due ali. L’acino è di media grandezza, sferoidale, con buccia di colore blu-nero molto pruinosa, più o meno sottile ma comunque consistente.”

La varietà più diffusa è quella del Marzemino Gentile o Comune. Il colore delle foglie in estate vira dal verde al rosso-violaceo, la maturazione dell’uva è abbastanza tardiva. La pianta ama zone soleggiate e poco ventose; resiste alla peronospora, teme oidio, marciumi e botrite. Di buona esuberanza produttiva, se le sue rese vengono tenute a bada può regalare vini rossi interessanti. Per questo ama suoli poveri, calcarei, argillosi o basaltici.

Il vino presenta un colore rosso purpureo-rubino intenso. Al naso sprigiona note floreali di violetta e geranio, accompagnate da delicate sfumature di frutti rossi e spezie. Il sorso è misurato, di buona freschezza, buona persistenza, con un tannino mai invadente.

Molte sono state le interpretazioni di questo vitigno nel tempo: frizzante, fermo, secco, amabile, talvolta dolce. Oggi più frequentemente si trova nella veste di un rosso secco. È solitamente leggero e non adatto a lunghi invecchiamenti.

LA STORIA E LA PRODUZIONE

Il Marzemino ha una lunghissima storia vitivinicola alle spalle, basti pensare che viene citato in una delle maggiori opere di Mozart, il “Don Giovanni” del 1787.

Le origini non sono certe, ma negli anni di dibattito sulla sua provenienza si sono delineate tre principali teorie:

  • Origine locale: vari studiosi sostengono che il Trentino - Alto Adige sia il punto di origine del Marzemino, selezionato nei secoli dalle antiche popolazioni locali o scoperto casualmente e valorizzato.
  • Origine esterna: alcuni sostengono l’origine straniera del Marzemino per la similitudine con Marzmin, villaggio un tempo esistente nell’area tra la Carinzia e la Slovenia. Da qui sarebbe stato portato nelle nostre regioni dai soldati della Serenissima.
    Ricerche archeologiche recenti collocano invece la sua origine in Asia Minore, nella città di Merzifon.
    Un’altra tesi si basa sul ritrovamento di alcuni documenti seguendo un ordine temporale: si legge delle uve Marzavi su registri commerciali di Cipro, poi nelle isole dalmate e infine in centri di scambi agricoli sulle foci del Po e dell’Adige.
  • Origine antica: alcune fonti, per le quali manca evidenza storica, sostengono che il Marzemino sia stato portato dagli antichi Romani, che furono tra i primi addomesticatori della vite.

LE REGIONI IN CUI VIENE COLTIVATO

Diffuso principalmente nel nord Italia, la presenza del Marzemino interessa le seguenti regioni: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia. Vediamo quali sono le aree vitivinicole di maggiore rilevanza:

Il Trentino è considerato la zona d’elezione per il Marzemino. Nella Vallagarina assume tratti di profondità e pienezza, con lievi sfumature balsamiche. Un’espressione del tutto inusuale per altri territori.

Emilia-Romagna e Veneto coltivano da secoli il Marzemino ottenendo vini frizzanti leggeri, ma negli ultimi anni questo vitigno è stato valorizzato nella versione ferma da pasto, suscitando l’interesse degli enofili per il suo corredo odoroso floreale ed elegante, nonché per il tannino levigato e l’agilità di beva. Nella zona di Conegliano le sue uve vengono fatte appassire per dare vita al Refrontolo Passito.

Nei Colli Euganei il Marzemino è oramai un vitigno di nicchia, con pochi terreni coltivati. Noi lo custodiamo perché crediamo che le sue espressioni aromatiche siano quanto di più vicino alle nostre radici. Abbiamo scelto di privilegiare la coltivazione del Marzemino Gentile rispetto alla Marzemina Bastarda per le sue doti di eleganza e maggiore longevità.

Se non conoscete il nostro Marzemino Belvedere, vi aspettiamo in cantina per assaggiarlo. Tra le Prove d’Autore attualmente abbiamo anche un vino bianco fermo prodotto con Marzemina Bianca e Moscato. Un vino semplice, quotidiano, che racconta di vecchie tradizioni.

ABBINAMENTI

Il Marzemino nella sua versione secca è un vino dotato di buona freschezza, tannino delicato e finale mediamente persistente: per queste sue caratteristiche è adatto ad accompagnare cibi che abbiano spiccata grassezza e media succulenza. È piacevole anche come aperitivo o come alternativa a un rosso molto strutturato durante l’estate.

Nell’abbinamento dobbiamo sempre tenere conto del gusto personale, perciò è bene sperimentare e giocare con le sensazioni gusto-olfattive. Gli abbinamenti gastronomici per valorizzare il Marzemino possono essere molteplici:

  • un antipasto a base di polenta e salame alla griglia;
  • un risotto mantecato al Gorgonzola DOP con radicchio spadone e noci;
  • un succulento spezzatino di manzo con le patate;
  • salumi come il Culatello di Zibello DOP, la coppa piacentina, il cotechino, la Sopressa Vicentina DOP o la Mortandela trentina;
  • un buon formaggio di fossa, un Monte Veronese o una caciotta mista di capra e pecora;
  • soddisfa anche quegli abbinamenti considerati difficili per i vini rossi, ad esempio quello con i funghi: la loro tendenza amarognola di fondo impedisce l’accostamento a vini troppo tannici.

L’unicità di questo vino sta proprio nella sua franchezza ed espressività: una varietà da conservare e di cui tenere viva la memoria enologica.