Podere Boschetto
Il Podere Boschetto prende il nome dall’insieme di alberi e piante da frutto che circondano i magri vigneti. Un paesaggio bucolico, una terra scomoda che ricambia le fatiche di chi la lavora con frutta matura e dissetante.
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Il Podere Boschetto è attraversato da un filone di marna grigia, una terra fra le più difficili da lavorare: dura e avara nelle annate calde, esuberante nelle annate fresche e umide. Se piove molto si fa fatica anche solo a camminare, se è troppo asciutto dobbiamo stare attenti a chiudere le crepe che si formano in superficie senza rompere il delicato equilibrio biologico che permette il mantenimento della poca sostanza organica presente.
Se è vero che in superficie, a contatto con luce e vento, la marna euganea si sgretola, in profondità rimane una roccia durissima. Le radici impiegano decenni per farsi strada, le piante crescono lentamente, ma la ricchezza in calcare dona ai vini concentrazione e sapidità.
Fra le varietà che coltiviamo quelle che più si prestano a crescere su questi suoli, senza forzature agronomiche, sono quelle aromatiche (Moscato e Fior d’Arancio) e la Garganega. Ci troviamo fra i 200 e i 240 m s.l.m.