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Roverello: lo Chardonnay che racconta i Colli Euganei

Diario Ca' Lustra
22.09.2025

Ascoltare la natura significa rispettarne i ritmi e accettare ciò che ci dona. È così che nascono le nostre scelte: microvinificazioni, piccoli imbottigliamenti sperimentali e, talvolta, anche i tempi di uscita dei vini. Il Bianco Roverello 2017 ne è un esempio: un vino bianco di grande struttura, raffinato, che ha avuto bisogno di qualche anno in più per esprimere al meglio la propria voce.

Che vino è il Roverello? È il nostro Chardonnay, una delle etichette storiche di Ca' Lustra (rinnovata graficamente alcuni anni fa). Sin dagli anni '90 si è fatto spazio nelle guide distinguendosi per eleganza e personalità. Negli ultimi tempi questa varietà richiede attenzioni sempre maggiori: stagioni calde e malattie rendono più complessa la produzione di uno Chardonnay capace di unire pienezza e freschezza. Per questo nel 2017 e nel 2018, due annate molto calde, abbiamo scelto di arricchirlo con piccole percentuali di Manzoni Bianco e Moscato, che hanno donato slancio ed equilibrio al sorso. Con il 2019, invece, torna ad essere uno Chardonnay al 100%, vivo, armonico e fedele al proprio carattere originario.

Il nome Roverello rimanda alla “roverella”, la quercia più diffusa nei Colli Euganei e presente accanto al vigneto da cui nasce questo vino. Si tratta di una parcella soleggiata ai margini del bosco, ventilata, affacciata sulla valle di Faedo.

In questi giorni proponiamo insieme due annate: la 2019, annata corrente e in piena giovinezza, e la 2017, che con il tempo ha acquisito rotondità e profondità sorprendenti. È un invito a scoprire come lo stesso vino possa raccontare sfumature diverse a seconda del tempo che gli viene concesso.

Nel raccontarvi di questo vino un piccolo appunto è doveroso. Negli ultimi anni la nostra attenzione si è concentrata sempre più sulle varietà autoctone dei Colli Euganei, soprattutto per i vini bianchi. Sono uve che si adattano naturalmente al territorio e richiedono meno interventi, una scelta che va nella direzione della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente che ci ospita. Tuttavia, quando lo Chardonnay raggiunge livelli di finezza ed equilibrio come in queste annate, merita di essere valorizzato e condiviso con chi ama un bicchiere autentico e memorabile.