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La vendemmia 2024

Diario Ca' Lustra
12.12.2024

La vendemmia 2024 a Ca' Lustra

L'andamento del 2024 nei Colli Euganei

Ogni anno porta con sé una storia e il 2024 non è da meno. È stato un percorso turbato da piogge frequenti e da una grandinata feroce l'ultima domenica di maggio, che ci ha ricordato quanto la natura possa essere impetuosa, ma anche quanto sappia forgiare il carattere di chi la vive. Dopo molto lavoro, il raccolto ci ha reso circa 700 ettolitri di vino. Non abbondante, ma nemmeno scarso, di qualità né eccelsa né dozzinale. È la vendemmia della modestia, quella che insegna ad apprezzare il valore del "giusto". Pochi regali e qualche sfortuna ci hanno distolto ogni tanto da un umore serioso e concentrato, localmente anche detto "muso duro e baréta fracà".

I regali della stagione? L’ampia disponibilità idrica, che ha lenito la sete delle viti; la raccolta delle uve lenta e agevole; le fermentazioni veloci e pulite, un sollievo dopo tanto impegno.

E i doni meno graditi? Le burocrazie impazzite, i danni da grandine, caprioli, cinghiali, smottamenti e frane (in questo esatto ordine di gradimento, dal vincitore in giù).

Qui a Ca’ Lustra nel corso della vendemmia 2024 abbiamo comunque trovato divertimento nelle piccole sperimentazioni: sono già in bottiglia alcune microvinificazioni di nuove uve rosse per il sempre più caldo podere Aganoor, dove stiamo consolidando la coltivazione dell'uva bianca Pinella, una tra le poche adatte a quest’area. Abbiamo giocato (con metodo e con qualche investimento) nella produzione di succhi d'uva e abbiamo fatto un primo piccolo passo nel mondo dei sidri di mele.

Per aspera ad astra, come dicevano i Latini.